La FIAB Castenaso – Tribù Indigena APS, da anni è impegnata sul territorio della pianura bolognese nella promozione della mobilità ciclistica come strumento per l’incremento del benessere psico-fisico della cittadinanza, come volano per lo sviluppo del turismo responsabile e sostenibile.

Si intende realizzare una serie di azioni, in sinergia con enti locali, enti di terzo settore, gestori del trasporto pubblico, volte alla promozione della mobilità in bici ( ed intermodalità bici+treno ) fra le città di Bologna e Ravenna, sviluppando un itinerario cicloturistico aperto anche a ciclisti con disabilità.

La proposta si articola sui seguenti temi: sviluppo socio-culturale, economico e tutela ambientale.

La bicicletta si conferma uno straordinario strumento di coesione sociale e di nuova percezione della realtà, rivitalizza i territori, risveglia il commercio, rilancia la cultura.

Il questionario PUMS 2016 evidenzia che per la cittadinanza metropolitana bolognese il secondo tema strategico per lo sviluppo del territorio metropolitano è la mobilità.

Nell’anno 2017 il 68% degli spostamenti in auto all’interno della Città metropolitana di Bologna riguardano distanze inferiori ai 10 km , percoribili in bicicletta da persone di tutte le età ed abilità.

Secondo il ”1° Rapporto Isnart-Legambiente, Cicloturismo e cicloturismi in Italia”, presentato a Roma il 26 marzo 2019, le presenze cicloturistiche rilevate in Italia nel 2018 ammontano a 77,6 milioni, pari all’8,4% dell’intero movimento turistico in Italia.

Le principali regioni di destinazione dei cicloturisti sono la Toscana e l’Emilia Romagna, cui si indirizza in complesso due terzi dei flussi totali. In Regione Emilia-Romagna le località preferite dai cicloturisti sono Bologna, Rimini e Riccione.

La riviera romagnola offre ricettività bike friendly di qualità ( bike hotels ), mentre la città di Bologna rappresenta un punto di partenza consolidato, ideale per raggiungere in bici località dove trascorrere una vacanza.

I cicloturisti ricercano informazioni e servizi, prima e durante il soggiorno, in particolare sugli spostamenti all’interno del territorio visitato, sui luoghi in cui acquistare prodotti tipici locali ma anche notizie relative ad escursioni e passeggiate. Queste attività sono abbinate a quella principale svolta nella destinazione di vacanza e ad esse si aggiungono quelle rivolte alla scoperta degli ambienti naturali presenti nei territori visitati.

La possibilità di affrontare uno spostamento su base giornaliera o come teme di viaggio è inoltre ricercata da un numero sempre cresente con disabilità, interessate a muoversi su percorsi validati che permettano di recarsi in sicurezza al lavoro o di affrontare una vacanza attiva in compagnia.

In questo articolato contesto si inserisce la necesità di mettere a sistema un’offerta informativa ed infrastrutturale di qualità che permetta a persone di tutte le età ed abilità di fruire dell’itinerario cicloturistico Bologna-Ravenna.

Esso si può idealmente distinguere in tre aree: 

  1. Bologna – Castenaso 10.1 km in sede protetta : tale tratta si può percorrere in bici+treno ( intermodalità linea SB2),supporta la mobilità sostenibile ( bike to work ), collega la Stazione Centrale di Bologna a Fico.
  2. Castenaso – Casal Borsetti – Punta Marina 110 km su strade a basso impatto veicolare : tale tratta concatena la Ciclovia Antiche Paludi Bolognesi ( Bologna – Molinella, già inserita nel PUMS Bologna come itinerario cicloturistico 13 ) con la Ciclovia del Mare ( itinerario cicloturistico ER 19 ). Sarà oggetto di promozione per lo sviluppo in chiave turistica ed è quasi interamente affiancata a linee del servizio ferroviario regionale con treni che supportano dell’intermodalità bici+treno ( Bologna – Portomaggiore, Portomaggiore – Ravenna, Ravenna – Bologna ).
  3. Punta Marina – Ravenna 6.5 km in sede protetta: tale tratta è abitualmente percorsa da numerosi cicloturisti e da cittadini nello spsotamento città – mare.

L’itinerario cicloturistico, nel suo complesso permette di attraversare e visitare:

  • i territori di Bologna, Ferrara, Ravenna, e di sette comuni
  • aree prottete e di riequilibrio ecologico ad alto valore naturalistico
  • luoghi legati alla Linea Gotica 1944 / 1945 
  • collega il centro storico Bologna a Ravenna , città d’arte

Obiettivi

  • Favorire l’incremento degli spsotamenti in bicicletta nelle tratte 1 e( vedi punto precedente ) affinchè si giunga al miglioramento delle condizioni di salute della citatidannza in relazione ad una maggiore attività fisica, contestualmente al decremento delle emissioni dovute all’uso di autoveicoli.
  • Favorire l’intermodlità bici+treno della tratta 1, agevolando gli spostamenti casa-lavoro anche a persone con mobilità ridotta o disabilità.
  • Migliorare la fruizione in sicurezza dell’itinerario cicloturistico Bologna – Ravenna nella sua interezza, inserendo tutte le informazioni necessarie all’interno di un portale internet dedicato nel quale gli enti abbiano spazi in cui inserire le proposte che si articolano lungo il percorso.
  • Portare un incremento del flusso turistico slow sostenendo l’economia di territori marginali ad alto valore culturale, storico, naturalistico, architecttonico.
  • Formare ed informare gli operatori turistici sulle necesità e le attese di categorie di fruitori per i quali non sono pronti ( cicloturisti, ciclisti con disabilità ), portando anche un arricchimento culturale.
  • Sostenere il turismo responsabile e accessibile, sensibilizzando le amministrazioni locali all’abbattimento delle poche barriere architettoniche ancora presenti lungo il perorso, che impedirebbero la fruizione dello stesso da parte di ciclisti disabili.
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